Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23331 del 10 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23331PEN

Massima

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Il consenso della persona offesa non esclude la responsabilità penale dell'imputato per i reati di interferenza illecita nella vita privata e tentata violenza privata, qualora emerga che le riprese e le registrazioni siano state effettuate senza la consapevolezza e il libero consenso della vittima, e che la divulgazione del materiale sia stata finalizzata a costringerla a riallacciare la relazione, anche attraverso minacce. Il giudice di merito, nel valutare la prova, non è vincolato alle dichiarazioni della persona offesa, ma deve procedere ad un'approfondita disamina di tutti gli elementi probatori, fornendo adeguata motivazione in ordine alle conclusioni raggiunte, anche in presenza di versioni contrastanti. La mera possibilità che il materiale illecitamente registrato sia stato divulgato da terzi non estingue la responsabilità dell'imputato, qualora risulti provato che egli ne sia stato l'autore. Inoltre, il fatto che la divulgazione del materiale possa aver arrecato un danno di immagine alla persona offesa non esclude la configurabilità del reato di tentata violenza privata, qualora emerga che tale condotta fosse finalizzata a costringere la vittima a riallacciare la relazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/06/2005 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

OSSERVA

La Corte d'app…

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