Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44129 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44129PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena, in quanto causa di estinzione del reato, prevale sull'indulto, essendo più favorevole all'imputato. Pertanto, il giudice, in sede di applicazione della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p., può concedere la sospensione condizionale della pena, sempre che tale beneficio sia stato oggetto dell'accordo intervenuto tra le parti, ma non può altresì applicare il beneficio del condono, in quanto quest'ultimo risulta incompatibile e meno favorevole rispetto alla sospensione condizionale della pena. La giurisprudenza di legittimità, superando il precedente orientamento che riteneva compatibili i due benefici, ha affermato la prevalenza della sospensione condizionale della pena sull'indulto, in quanto la prima rappresenta una causa di estinzione del reato più favorevole all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TRIESTE;

nei confronti di:

1) DE. NE. BE. CE. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 4129/2010 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di PORDENONE, del 30/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

lette le conclusioni del P.G. Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto l'annullamento senza rinvio.

RITENUTO IN FAT…

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