Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8543 del 27 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8543PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni intestati formalmente a terzi, ma ritenuti nella disponibilità sostanziale di un soggetto socialmente pericoloso e indiziato di appartenere ad un'associazione mafiosa, è legittimo qualora il giudice accerti, sulla base di elementi probatori esaustivi, l'incapacità economica del terzo interessato di acquisire la titolarità del bene e la prova della sua effettiva disponibilità da parte del proposto. In tali procedimenti, il terzo interessato, portatore di interessi meramente civilistici, ha l'onere di costituirsi in giudizio mediante un difensore munito di procura speciale, non potendo stare personalmente in giudizio, in applicazione del principio generale fissato dall'articolo 100 c.p.p. per la parte civile, il responsabile civile e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria. Il mancato rispetto di tale onere di rappresentanza determina l'inammissibilità dell'impugnazione proposta dal terzo interessato. Il sindacato di legittimità sulla decisione della Corte di appello in materia di misure di prevenzione personali e patrimoniali è limitato alla sola violazione di legge, con esclusione del vizio di motivazione, salvo che questa risulti del tutto mancante o apparente per difetto di coerenza, completezza o logicità tale da renderla inidonea a rappresentare le ragioni della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 02/02/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALIFFI FRANCESCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto indicato nel preambolo, la Corte di appello di Palermo ha dichiarato inammissibile l'app…

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