Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 531 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:531SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di demolizione di un manufatto edilizio adottato in conseguenza del diniego di nulla osta da parte della competente Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, senza che l'amministrazione comunale abbia previamente espresso un formale provvedimento di diniego della domanda di sanatoria edilizia, è illegittimo per violazione del principio di corrispondenza tra il provvedimento impugnato e la motivazione addotta a suo fondamento. L'amministrazione comunale, infatti, è tenuta a pronunciarsi espressamente sulla domanda di sanatoria edilizia, motivando adeguatamente il provvedimento di diniego, prima di poter adottare il successivo provvedimento di demolizione dell'opera abusiva. Il mero recepimento del diniego di nulla osta della Soprintendenza non è sufficiente a legittimare il provvedimento di demolizione, essendo necessario che l'amministrazione comunale si esprima in modo autonomo e motivato sulla domanda di sanatoria, valutando tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti. Il principio di corrispondenza tra il provvedimento e la motivazione addotta a suo fondamento, infatti, costituisce un corollario del più generale principio di buona amministrazione, che impone all'amministrazione di esercitare i propri poteri in modo chiaro, trasparente e nel rispetto del contraddittorio procedimentale. Pertanto, il provvedimento di demolizione adottato senza una previa espressa pronuncia di diniego della domanda di sanatoria è illegittimo per violazione di tale principio, con conseguente annullamento del provvedimento.

Sentenza completa

N. 04344/1992
REG.RIC.

N. 00531/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04344/1992 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4344 del 1992, proposto da Bellia Antonino, e riassunto da Bellia Rosa, Bellia Giuseppe e Bellia Giuseppa, in qualità di eredi di Bellia Antonino, rappresentati e difesi dall'avv. Salvatore Ciaravino, con domicilio eletto presso l’avv. Saverio Lo Monaco in Palermo, via S. Meccio 25.

contro

Comune di Erice, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ingiunzione di demolizione n. 1228/V.E., notificata il 4 novembre 1992, con cui è stata ordinata la demolizione di una manufatto abusivo;

di ogni altro atto o provvedimento presupposto, co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.