Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7709 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:7709SENB

Massima

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La nota della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, con la quale sono state chieste delucidazioni in merito all'alienazione di un immobile, non ha natura provvedimentale e lesiva, in quanto si tratta di una mera richiesta di chiarimenti, priva di attitudine lesiva degli interessi del destinatario. Pertanto, il ricorso avverso tale nota deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l'atto impugnato non costituisce un provvedimento amministrativo suscettibile di impugnazione. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: La richiesta di chiarimenti da parte della pubblica amministrazione in merito a operazioni di compravendita immobiliare, volta a verificare l'eventuale applicabilità della disciplina sui beni culturali, non ha natura provvedimentale e non è suscettibile di autonoma impugnazione, in quanto priva di attitudine lesiva degli interessi del destinatario. Pertanto, il ricorso avverso tale atto deve essere dichiarato inammissibile. Il principio di diritto espresso dalla sentenza è che la mera richiesta di chiarimenti da parte della pubblica amministrazione, volta a verificare l'applicabilità di specifiche disposizioni normative, non costituisce un provvedimento amministrativo autonomamente impugnabile, in quanto priva di effetti lesivi nei confronti del destinatario. Ciò in quanto tale atto si configura come un mero atto istruttorio, finalizzato all'acquisizione di informazioni, e non come un provvedimento amministrativo vero e proprio. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2018

N. 07709/2018 REG.PROV.COLL.

N. 11530/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 71/bis cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 11530 del 2007, proposto da
Società Poste Italiane S.p.A, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via A. Torlonia, 33;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Direz. Reg. Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia non costituita in giudizio;

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