La realizzazione di un manufatto edilizio in assenza di titolo abilitativo, anche se qualificato come pertinenza dell'immobile principale, comporta comunque la necessità di un provvedimento di demolizione da parte dell'autorità comunale, senza che sia necessaria la previa verifica della sua sanabilità o la comunicazione di avvio del procedimento. Infatti, in presenza di un abuso edilizio, l'amministrazione ha l'obbligo di reprimere l'illecito, essendo irrilevante la valutazione dell'interesse pubblico alla demolizione, in quanto la trasformazione non autorizzata del territorio contrasta irrimediabilmente con la normativa urbanistica ed edilizia. Ai fini edilizi, perché un manufatto possa essere qualificato come pertinenza, è necessario non solo che sia preordinato ad un'oggettiva esigenza dell'edificio principale e funzionalmente inserito al suo servizio, ma anche che sia privo di un autonomo valore di mercato e non comporti un carico urbanistico. Pertanto, la realizzazione di un manufatto in muratura e pannelli di circa 12 mq con tetto in legno, collegato all'unità immobiliare mediante una scala e posto su un terrazzo di circa 35 mq, costituisce un abuso edilizio soggetto a demolizione, a prescindere dalla sua qualificazione come pertinenza, in assenza del necessario titolo abilitativo e senza che l'amministrazione sia tenuta a verificarne preventivamente la sanabilità o a comunicare l'avvio del procedimento.