Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 880 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:880SENT

Massima

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Il piano paesaggistico, quale strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, è adottato dall'amministrazione regionale competente nel rispetto dei principi di pubblicità e partecipazione procedimentale, garantendo il coinvolgimento degli enti territoriali interessati nella fase di concertazione istituzionale, senza tuttavia che i privati proprietari di beni rientranti nell'ambito di applicazione del piano possano far valere, in sede giurisdizionale, vizi relativi alle garanzie partecipative di tali enti. L'amministrazione regionale, nell'esercizio del potere pianificatorio, è tenuta a effettuare un'attenta istruttoria e una ponderata valutazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, motivando adeguatamente le scelte operate, anche con riferimento ai livelli di tutela paesaggistica differenziati per le diverse porzioni del territorio, senza che il privato proprietario possa contestare la legittimità di tali determinazioni in assenza di una specifica e comprovata allegazione, in sede procedimentale e processuale, degli elementi di fatto e di diritto a sostegno della propria posizione. L'approvazione del piano paesaggistico, pertanto, non può essere sindacata in giudizio sulla base di generiche censure di illogicità o irragionevolezza, dovendo il privato dimostrare in concreto l'illegittimità delle prescrizioni incidenti sulla propria sfera giuridica.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/03/2024

N. 00880/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01868/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1868 del 2018, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso ope legis dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento:

per quanto di interesse, del decreto n. 5040 del 20.10.2017 dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione…

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