Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2432 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2432PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto ad esaminare l'intero materiale probatorio acquisito nelle indagini preliminari, senza poter operare alcuna selezione degli atti da trasmettere, in quanto il tribunale del riesame deve essere messo in condizione di conoscere l'intero compendio probatorio utilizzato dal giudice per l'emissione del provvedimento cautelare. Pertanto, la mancata trasmissione di atti rilevanti, indicati specificamente dalla difesa e ritenuti non superflui ai fini della decisione, comporta l'annullamento dell'ordinanza impugnata e la dichiarazione di perdita di efficacia della misura cautelare, in applicazione del principio di cui all'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p. Il giudizio di superfluità degli atti non trasmessi non può essere fondato su una mera valutazione ipotetica del loro contenuto, ma richiede l'esame concreto della documentazione al fine di accertarne la rilevanza probatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RI. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 28 aprile 2009 emessa dal Tribunale di Milano;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere Dott. FIDELBO Giorgio;

sentito il Sostituto Procuratore generale, Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito l'avvocato Michele D'Agostino, che ha insistito per l'accoglimento d…

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