Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24620 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24620PEN

Massima

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Il diniego delle circostanze attenuanti generiche e la determinazione della pena base nei reati di lesioni personali possono fondarsi sulla gravità oggettiva della condotta, sulla pericolosità sociale dell'imputato desunta dai suoi precedenti penali e dalle modalità dell'azione criminosa, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine alla causale soggettiva dell'aggressione, purché la decisione sia sorretta da una congrua e logica argomentazione che valuti complessivamente tutti gli elementi rilevanti del fatto. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente negare le circostanze attenuanti generiche e determinare la pena base in misura adeguata alla gravità oggettiva e soggettiva del reato, anche quando non sia stata accertata in modo certo la sussistenza di una specifica motivazione dell'aggressione, come l'odio razziale o la volontà di affermare la supremazia di un gruppo etnico, qualora la decisione risulti comunque sorretta da una motivazione logica e completa che consideri tutti gli altri elementi rilevanti del fatto, quali le modalità dell'azione, la gravità delle lesioni e la pericolosità sociale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Procuratore generale Dr. PERLA LORI, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata emessa il 20 aprile 2021 dalla Corte di appello di Torino, che ha confermato la decisione del Tribunale di Cune…

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