Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2463 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:2463SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate da soggetti diversi dal proprietario attuale, costituisce un atto dovuto e vincolato per l'Amministrazione, finalizzato al ripristino della legalità violata e dell'ordinato assetto del territorio, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse. L'ordine di demolizione, avendo carattere reale, può essere legittimamente ingiunto al proprietario non responsabile dell'abuso, in quanto il presupposto per l'adozione di tale provvedimento non coincide con l'accertamento di responsabilità nella commissione dell'illecito, ma è correlato all'esistenza di una situazione dei luoghi contrastante con la normativa urbanistico-edilizia e all'individuazione di un soggetto che abbia la titolarità per eseguire l'ordine ripristinatorio, ossia il proprietario in virtù del suo diritto dominicale. La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto di tale richiesta, stante la permanenza dell'illecito fino alla definizione del procedimento di sanatoria. Pertanto, gli interventi edilizi ulteriori realizzati in pendenza di istanza di condono, ancorché riconducibili alle categorie della manutenzione straordinaria, della ristrutturazione o della costruzione di opere costituenti pertinenze urbanistiche, devono ritenersi abusivi e in prosecuzione dell'indebita attività edilizia pregressa, con conseguente obbligo dell'Amministrazione di ordinarne la demolizione. La possibilità di non dare esecuzione all'ordine di demolizione per il pregiudizio che ne deriverebbe alla parte conforme dell'immobile costituisce una mera eventualità della fase esecutiva, da valutare successivamente all'emissione del provvedimento sanzionatorio, e non un vizio di legittimità dello stesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/08/2023

N. 02463/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02150/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2150 del 2016, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via Monfalcone, 22;
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Monfalcone, 22;

contro

Comune Catania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Umberto 151;

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