Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza al giudicato formatosi su un procedimento instaurato ai sensi della legge n. 89/2001 per l'irragionevole durata del processo, dichiara la cessazione della materia del contendere qualora il Ministero convenuto abbia provveduto al pagamento delle somme dovute in esecuzione del giudicato, compensando le spese di lite in considerazione della novità della questione relativa agli adempimenti introdotti dalla legge n. 208/2015. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in un giudizio di ottemperanza al giudicato formatosi su una controversia per l'irragionevole durata del processo, il giudice amministrativo dichiara la cessazione della materia del contendere qualora la parte pubblica convenuta abbia provveduto al pagamento delle somme dovute in esecuzione del giudicato, compensando le spese di lite in ragione della novità della questione relativa agli adempimenti introdotti dalla normativa sopravvenuta. Tale principio si fonda sulla necessità di dare piena attuazione al giudicato, garantendo l'effettività della tutela giurisdizionale, e sulla valutazione dell'equità processuale, che giustifica la compensazione delle spese di lite in presenza di questioni di recente introduzione normativa.