L'art. 28 del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 639 non attribuisce al privato un diritto soggettivo pieno di affissione di manifesti in spazi di propria pertinenza, ma attribuisce al comune il potere discrezionale di consentire o meno l'affissione stessa, risultando percio` compatibile con norme regolamentari dell'ente locale intese alla disciplina specifica di tale periodo, il cui esercizio, peraltro, non interferisce sulla disciplina legale dell'imposta comunale sulla pubblicita`, dettata esclusivamente ed interamente dal suddetto decreto, il quale manifestamente non viola ne` il principio costituzionale della riserva di legge in materia fiscale, ne` quelli della liberta` di iniziativa economica e di tutela della proprieta` privata.