Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8046 del 1 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8046PEN

Massima

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Il sequestro preventivo può avere ad oggetto beni appartenenti anche a persona estranea al reato, purché sia accertata la disponibilità del bene da parte dell'indagato e la sua necessaria strumentalità rispetto al reato per il quale si procede. Tuttavia, il sequestro preventivo non può essere disposto per fini diversi, in particolare per surrogare altri istituti propri del diritto civile, preposti alla tutela degli interessi di una parte in pregiudizio di altre parti. Il giudice, nel valutare la legittimità del sequestro, deve pertanto tenere conto della posizione di terzo in buona fede del soggetto estraneo al reato, nonché della effettiva disponibilità del bene da parte dell'indagato, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione della misura cautelare reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SO. ER. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 186/2009 TRIB. LIBERTA' di SANTA MARIA CAPUA VETERE, del 23/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. FEBBRARO Giuseppe che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 23 giugno 2009, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2 sezione…

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