Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 588 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:588SENT

Massima

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Il silenzio-rifiuto della pubblica amministrazione sulla richiesta di rilascio di un titolo edilizio in sanatoria, ove successivamente intervenga un provvedimento espresso di diniego, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto l'attività provvedimentale successiva alla proposizione del gravame ha fatto venir meno la lamentata inerzia amministrativa, essendo stata adottata una determinazione espressa sulla domanda di condono, ancorché di segno negativo. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della controversia e dell'intervenuta attività provvedimentale da parte della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 00588/1999
REG.RIC.

N. 00588/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00588/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 588 del 1999, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) , via F.Crispi 1/7;

contro

Comune di Montecorice, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv.((omissis)) in Salerno, via Roma 61;

per l'annullamento

del silenzio-rifiuto serbato sulla richiesta di rilascio di concessione in sanatoria presentata dal ricorrente ex lege n. 47/1985, reiterata con istanza del 14-7-1998 e successiva diffida notificata il 12-10-1998;

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