Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16040 del 27 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16040PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale, non deve sostituire la propria valutazione di merito a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la compatibilità della motivazione con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. La motivazione per relationem è ritenuta legittima quando il giudice del riesame abbia preso cognizione del contenuto delle ragioni del provvedimento di riferimento, ritenendole coerenti con la sua decisione, e l'atto di riferimento sia conosciuto o ostensibile all'interessato. In tema di misure cautelari, il provvedimento restrittivo della libertà personale e l'ordinanza che decide sul riesame sono strettamente collegati e complementari, sicché la motivazione dell'ordinanza del tribunale del riesame integra e completa l'eventuale carenza di quella del giudice per le indagini preliminari. Ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 29/09/2011;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Oscar Cedrangolo, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 16/09/2011, il Giudice per le indagini preliminari presso il…

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