Consiglio di Stato sentenza n. 5757 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:5757SENT

Massima

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Il diniego di concessione edilizia, anche se sospeso in via cautelare, non produce effetti definitivi, essendo necessaria una pronuncia giurisdizionale di annullamento per far rivivere l'obbligo di provvedere in capo all'amministrazione. In assenza di tale pronuncia definitiva, il privato non può invocare la formazione del silenzio assenso, né può ottenere il risarcimento del danno per il mancato rilascio del titolo edilizio, ove non dimostri la spettanza dello stesso in base alla normativa vigente al momento della presentazione dell'istanza. L'amministrazione, nel giudizio risarcitorio, può addurre le ragioni ostative al rilascio del titolo, senza che ciò integri un divieto di integrazione della motivazione, atteso che in tale sede essa è tenuta a replicare alla presenza degli elementi dell'illecito extracontrattuale addebitatigli dal privato e non ad amministrare in giudizio. Il risarcimento del danno da lesione di interesse legittimo è, infatti, ancorato al riconoscimento in capo al ricorrente di un bene della vita leso dalla condotta antigiuridica dell'amministrazione, il che non può ritenersi integrato ove non sia provata la spettanza del titolo edilizio. Pertanto, in assenza di tale prova, il ricorso per risarcimento del danno deve essere respinto, con condanna del ricorrente al pagamento di una somma in favore della controparte ai sensi dell'art. 26, comma 1, c.p.a., qualora i motivi di impugnazione siano manifestamente infondati.

Sentenza completa

N. 06028/2004
REG.RIC.

N. 05757/2014REG.PROV.COLL.

N. 06028/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6028 del 2004, proposto dal Signor Famiglietti Vittorio, rappresentato e difeso dagli avvocati Elena Miniero e Simone Addario Solieri, con domicilio eletto presso Studio De Angelis in Roma, Via Portuense, n. 104;

contro

Comune di Casalecchio di Reno, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Angelo Clarizia, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, Via Principessa Clotilde, n. 2;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. EMILIA-ROMAGNA – BOLOGNA, SEZIONE I, n. 354/2004, resa tra le parti, concernente risarcimento danno per mancato rilascio concession…

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