Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29466 del 27 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29466PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza di condanna impugnata, afferma che: 1) I reati di ingiuria e danneggiamento non aggravato, essendo stati depenalizzati, devono comportare l'annullamento senza rinvio delle relative statuizioni penali e civili, in applicazione del principio di retroattività della legge più favorevole al reo. 2) In relazione al reato residuo di minaccia, il giudizio di legittimità non può sindacare la valutazione di merito circa l'attendibilità della persona offesa e dei testimoni, né la liquidazione equitativa del danno, trattandosi di apprezzamenti riservati al giudice di merito. 3) Tuttavia, la mancata motivazione sulla negata concessione delle circostanze attenuanti generiche, nonostante la specifica doglianza dell'imputato, integra un vizio di legittimità che comporta l'annullamento con rinvio al fine di una nuova valutazione su tale profilo. Pertanto, il principio di diritto che emerge è che il giudice di legittimità, pur entro i limiti del proprio sindacato, deve verificare la corretta applicazione della legge penale, con particolare riguardo al trattamento sanzionatorio, annullando la sentenza e rinviando al giudice di merito ove ravvisi vizi motivazionali in ordine a profili decisivi per la determinazione della pena, come il mancato esame della concessione delle circostanze attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/11/2015 del TRIBUNALE di VERONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
Udito il Sostituto Procuratore generale Dr. FODARONI MARIA GIUSEPPINA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per i reati di cui agli articoli 594 e 635 con revoca in parte qua delle statuizioni civili; rigetto nel resto con rinvio per determinazione pena.
Udito il difen…

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