Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28736 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28736PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria posizione di preminenza e dei poteri connessi alla funzione, costringe o induce il privato a consegnare indebitamente denaro o altra utilità, al fine di ottenere vantaggi o benefici per sé o per altri, commette il reato di concussione, a prescindere dall'iniziativa del privato o dalla conformità dell'atto ai doveri d'ufficio, essendo sufficiente che la condotta del pubblico ufficiale abbia determinato una soggezione psicologica del privato, il quale, per evitare un danno minacciato esplicitamente o implicitamente, accede alle richieste illecite. Il concorso di un extraneus nel reato di concussione è configurabile quando emerga, dalle modalità e circostanze del fatto o dai rapporti personali intercorsi tra le parti, la prova di una concreta intesa con il pubblico ufficiale finalizzata all'induzione del privato alla dazione indebita, non essendo sufficiente il mero interesse o la virtuale adesione al delitto. Pertanto, il reato di concussione si distingue dalla truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale, in cui la qualità dell'agente concorre in via accessoria alla determinazione della volontà del soggetto passivo, il quale viene convinto ad offrire una prestazione che crede dovuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Si. Fr. n. (OMESSO);

avverso la sentenza 15/1/07 Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il P.G. in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'avv. ((omissis));

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

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