Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1671 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1671SENT

Massima

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Il diniego di autorizzazione paesaggistica non può limitarsi ad espressioni generiche e stereotipate di incompatibilità, ma deve specificare in modo concreto e individualizzato le ragioni del contrasto tra l'intervento edilizio e le esigenze di tutela del contesto paesaggistico vincolato, tenendo conto anche delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti che possono ammettere determinate soluzioni costruttive. L'amministrazione è tenuta a motivare in modo adeguato e puntuale le proprie valutazioni, senza potersi limitare a un mero richiamo normativo, al fine di consentire all'interessato di comprendere le ragioni del diniego e di poter eventualmente replicare. Il mancato rispetto di tali principi determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, con conseguente annullamento dello stesso ai fini di un nuovo esame della questione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2024

N. 01671/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00301/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 301 del 2020, proposto da Bagni Lido D'Oro di Mirko e Luca Zilio & C. S.n.c., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Filippo Cazzagon, Alessandro Di Blasi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Filippo Cazzagon in Venezia, Via Garbalodi, 46/B;

contro

Comune di Chioggia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Pierluigi Piselli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesag…

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