Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24853 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24853PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è un reato permanente la cui prescrizione decorre dal momento della cessazione della condotta criminosa, anche se non è ancora stata accertata definitivamente la responsabilità penale dell'imputato. Pertanto, il termine prescrizionale non può essere dichiarato maturato sulla base di un mero errore materiale nella formulazione del dispositivo della sentenza, quando gli atti processuali dimostrano che la condotta criminosa si è protratta oltre il termine di prescrizione dichiarato. In tali casi, la sentenza di non luogo a procedere per prescrizione deve essere annullata e il processo rinviato al giudice di merito per la prosecuzione del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, nei confronti di:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 08/07/2011 del Gup del Tribunale di Bologna;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Gentile Mario;

Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. D'Ambrosio Vito che ha concluso chiedendo l'annullamento con ri…

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