Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23371 del 10 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23371PEN

Massima

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La revoca della custodia cautelare in carcere può essere disposta anche quando il condannato abbia già scontato una parte significativa della pena, qualora dalla misura della pena inflitta emerga un ridimensionamento dell'entità del fatto e della condotta criminosa, tale da escludere la persistente sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, pur in presenza di una condanna definitiva. Il giudice, nel valutare la permanenza delle esigenze cautelari, deve tenere conto non solo della durata della custodia già sofferta, ma anche della concreta gravità del fatto accertato in sentenza, la quale può indurre a ritenere superato il pericolo di fuga o di reiterazione del reato, anche in presenza di una condanna definitiva. Il principio di proporzionalità e di adeguatezza della misura cautelare impone di verificare, in concreto, se le esigenze cautelari permangano o siano venute meno, a prescindere dalla durata della custodia già espiata, ove questa risulti sproporzionata rispetto all'entità del fatto accertato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato - Consigliere

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) CA. MI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/02/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CALABRESE RENATO LUIGI.

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

Con l'impugnata ordinanza e' stata …

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