Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39564 del 30 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39564PEN

Massima

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Il dolo diretto di omicidio sussiste quando l'agente, pur non avendo il fine specifico di uccidere, agisce con piena consapevolezza e volontà di cagionare la morte della vittima, come dimostrato dall'utilizzo di un'arma idonea a provocare lesioni mortali, dalla forza e dalla direzione dei colpi inferti, dal numero delle ferite e dall'inseguimento della vittima. La sproporzione tra il movente, anche se frutto di un accumulo di condotte moleste della vittima, e l'azione delittuosa, nonché l'assenza di una situazione di pericolo attuale e di necessità di difesa, escludono la configurabilità della provocazione e della legittima difesa, anche putativa. I futili motivi, consistenti in un banale danneggiamento di un veicolo, integrano una circostanza aggravante, ma le circostanze attenuanti generiche, legate al difficile vissuto personale dell'agente e al rancore covato per i comportamenti inurbani della vittima, possono essere ritenute equivalenti. Nella determinazione della pena, la gravità intrinseca del fatto può essere valutata sia ai fini dell'applicazione delle circostanze aggravanti che per la riduzione delle attenuanti, senza violare il principio del ne bis in idem, rientrando tale valutazione nella discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 21/2014 della Corte di Assise di Appello di Brescia del 10.07.2015;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. CARDIA Delia, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore delle Parti Civili avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha insistito per il rigett…

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