Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46297 del 7 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46297PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: 1) un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli delitti programmati; 2) l'indeterminatezza del programma criminoso, che distingue il reato associativo dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato; 3) l'esistenza di una struttura organizzativa, sia pur minima, ma idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi. La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione per delinquere può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, acquisizioni documentali e altri atti di indagine, che dimostrino l'esistenza di una struttura organizzativa stabile, con una ripartizione dei ruoli tra i partecipanti e la consapevolezza di ciascuno dell'esistenza del vincolo associativo e del programma criminoso. Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, deve essere concreto e attuale, valutato sulla base della personalità dell'indagato, desumibile anche dalle modalità del fatto, e delle sue concrete condizioni di vita. Tale valutazione prognostica non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma può fondarsi sulla reiterazione di comportamenti delittuosi secondo un consolidato modus operandi, che denoti un'attività criminale assurta a stile di vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/02/2022 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GARGIULO RAFFAELE, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NICASTRO GIUSEPPE.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 03/02/2022, il Tribunale di Salerno, in p…

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