Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26672 del 19 giugno 2003

ECLI:IT:CASS:2003:26672PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel decidere sulla richiesta di rinvio dell'udienza per impedimento del difensore, gode di ampio potere discrezionale nella valutazione delle circostanze concrete, il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Inoltre, nel procedimento di appello celebrato in camera di consiglio, la mancata presenza del difensore non determina nullità, in quanto tale formalità non è prevista dalla legge. Pertanto, il rigetto dell'istanza di rinvio per impedimento del difensore e la celebrazione dell'udienza di appello in assenza dello stesso non costituiscono vizi della sentenza, purché la valutazione del giudice di merito sia sorretta da adeguata motivazione e non risulti manifestamente illogica o irragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: VAROLA LUIGI - PRESIDENTE DE CHIARA FRANCESCO - CONSIGLIERE FANTACCHIOTTI MARIO - CONSIGLIERE FENU LUIGI - CONSIGLIERE DIOTALLEVI GIOVANNI - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: 1) MIHALJEVIC GORAN n. il 16.08.1963 avverso SENTENZA del 20.11.2001 CORTE APPELLO di BOLOGNA visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere FENU LUIGI udito il Procuratore Generale in persona del sostituto proc. Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso. Corte Suprema di Cassazione - Sez. II penale - Ud. 28.04.03 - Ric. Mihaljevic - R.G. 5607/02 MOTIVI DELLA DECISIONE ((omissis)) propone ricorso avverso la sentenza in epigrafe, che ha confermato quella pronunciata dal GUP - Tri…

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