Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3041 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3041SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio, in ciascuno dei tre casi in cui è ammessa nel nostro ordinamento (legge n. 47 del 1985, legge finanziaria n. 724 del 1994 e legge n. 326 del 2003), comporta la sospensione dei procedimenti sanzionatori e impedisce all'amministrazione di adottare provvedimenti sanzionatori fino all'esito del procedimento di condono, in ossequio ai principi di lealtà, coerenza, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, i quali impongono la previa definizione del procedimento di condono prima di assumere iniziative potenzialmente pregiudizievoli per lo stesso esito della sanatoria edilizia. Pertanto, una volta presentata la domanda di condono con la prima rata dell'oblazione ai sensi dell'art. 39 della legge finanziaria del 1995, l'amministrazione non può emettere un provvedimento sanzionatorio, come l'ingiunzione di demolizione, senza aver prima definito il procedimento scaturente dall'istanza di sanatoria, in quanto il primo comma del detto art. 39 richiama espressamente le norme del Capo IV e V della legge n. 47 del 1985, tra le quali è compreso l'art. 44 secondo cui vanno sospesi i procedimenti amministrativi e giurisdizionali relativi agli abusi edilizi, laddove ne sia presentata la relativa domanda di condono.

Sentenza completa

N. 00832/2006
REG.RIC.

N. 03041/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00832/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 832 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) ed ((omissis)), ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Roma, via Varrone, 9;

contro

il Comune di Roma in persona del Sindaco legale rappresentante p.t., l’U.O.T. del Municipio XII in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall’Avv. ((omissis)) dell’Avvocatura comunale presso la cui sede in Roma, Via del Tempio di Giove, n. 21 domiciliano;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1855 del 30 settembre 2005 con la quale il Comune di Roma - …

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