Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5214 del 9 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5214PEN

Massima

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Il concorso morale e materiale nel reato di lesioni aggravate può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non partecipando direttamente all'aggressione, si frappone fisicamente tra i litiganti per tenerli fermi, contribuendo così all'azione violenta. La valutazione di attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese, anche se non costituitesi parte civile, e l'apprezzamento della credibilità dei testimoni, anche in relazione ai loro rapporti personali con gli imputati, rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se immune da vizi logici e giuridici, non è sindacabile in sede di legittimità. Il concorso nel reato può quindi configurarsi anche in capo a chi, pur non avendo materialmente partecipato all'azione violenta, abbia comunque contribuito in modo causale alla realizzazione dell'evento lesivo, attraverso un comportamento di agevolazione e rafforzamento dell'altrui condotta criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1378/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 11/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del giorno 11/06/2014 la Corte d'appello di Palermo ha confermato la decisione d…

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