Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45224 del 9 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45224PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa si configura quando l'indagato, oltre ad essere entrato stabilmente a far parte della struttura organizzativa del sodalizio criminoso e ad averne condiviso gli scopi, ha apportato un contributo concreto e specifico, idoneo al perseguimento dei fini illeciti comuni agli associati. Tale contributo può consistere nell'esecuzione di ordini e direttive impartiti dai vertici dell'organizzazione, nell'assunzione di incarichi funzionali agli interessi del gruppo, nell'adozione di iniziative volte a favorire il raggiungimento degli obiettivi criminosi, nonché nella comunicazione di informazioni rilevanti per l'attività associativa. La prova della condotta partecipativa può desumersi anche dalle conversazioni intercettate, purché il loro contenuto, pur se espresso con linguaggio criptico e allusivo, risulti chiaro e serio, senza che sia necessario il riscontro di ulteriori elementi esterni. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, nel caso di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa, opera una presunzione relativa di attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato, che può essere superata solo dalla prova del recesso dell'indagato dall'associazione o dell'esaurimento dell'attività criminosa, senza che assumano rilievo determinante la giovane età, l'incensuratezza o l'attività lavorativa lecita dell'indagato, ove questa possa rappresentare un mero schermo per celare la permanenza dei legami con l'organizzazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/06/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO ALIFFI;
sentite le conclusioni del PG MARCO DALL'OLIO che ha chiesto il rigetto del ricorso.
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA ha concluso insistendo nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Catania, adito quale giudice del riesame, ha confermat…

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