Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 23235 del 27 maggio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:23235PEN

Massima

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La costituzione di parte civile nel processo penale deve essere effettuata mediante procura speciale, a pena di inammissibilità, in conformità all'art. 78, comma 1, lett. c) c.p.p. Tuttavia, il giudice non è vincolato dalle dichiarazioni testimoniali, potendo liberamente valutare la credibilità e l'attendibilità dei testimoni, purché tale valutazione sia sorretta da una motivazione logica e coerente. Quando il ricorso per cassazione proposto ai sensi dell'art. 569 c.p.p. deduce vizi di motivazione, il ricorso deve essere convertito in appello, in applicazione del comma 3 dello stesso articolo.

Sentenza completa

Con sentenza 25 marzo 2002 il Tribunale di Treviso condannava L. M. J. alla pena di euro 60 di multa per i reati di cui agli artt. 612, comma 2, in relazione all'art. 339 c. p. ed all'art. 4, comma 2 e 3, legge 110/75, concesse le attenuanti generiche equivalenti. Ha proposto ricorso per cassazione L. M. J. Con il primo motivo di ricorso deduce violazione dell'art. 178, comma 1, lett. c) in relazione agli artt. 76, 78 e 100 c. p.p. Lamenta che la costituzione di parte civile sia stata effettuata personalmente dalla parte offesa senza l'indicazione della procura speciale, come richiesto a pena d'inammissibilità dall'art. 78, comma 1, lett. c) c. p.p. La procura inoltre sarebbe inesistente, perché si tratterebbe di un semplice mandato defensionale privo dell'indicazione del reato e del procedimento in cui deve avvenire la costituzione di parte civile. Il Tribunale avrebbe errato nel respingere l'eccezione. Con il secondo motivo lamenta …

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