Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27418 del 11 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:27418PEN

Massima

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La pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che dichiara l'incompatibilità di una norma incriminatrice nazionale con il diritto dell'Unione Europea comporta l'effetto di "abolitio criminis" di tale fattispecie, determinando l'annullamento senza rinvio della condanna per il reato ritenuto non più previsto dalla legge, con conseguente rideterminazione della pena complessiva per il reato residuale in applicazione del principio di continuazione. La Corte di Cassazione, in presenza di una pronuncia della Corte di Giustizia che dichiara l'incompatibilità di una norma incriminatrice nazionale con il diritto dell'Unione Europea, è tenuta ad annullare senza rinvio la condanna per il reato ritenuto non più previsto dalla legge, in applicazione del principio di "abolitio criminis", e a rideterminare la pena complessiva per il reato residuale, tenendo conto della continuazione tra i reati. Tale principio si fonda sulla prevalenza del diritto dell'Unione Europea sul diritto nazionale e sulla necessità di garantire l'effettività del diritto dell'Unione, attraverso l'eliminazione delle conseguenze penali derivanti da una norma nazionale incompatibile con il diritto europeo. La Corte di Cassazione, in tali casi, deve procedere d'ufficio all'annullamento della condanna per il reato ritenuto non più previsto dalla legge e alla rideterminazione della pena complessiva, senza necessità di una specifica impugnazione da parte del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1930/2010 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 02/12/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per il reato di cui all'articolo 14, comma 5 ter, e rideterminazione della pena;

Udi…

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