Consiglio di Stato sentenza n. 2201 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2201SENT

Massima

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Le scelte urbanistiche effettuate dalle amministrazioni territoriali in sede di adozione/approvazione di piani regolatori generali o di attuazione costituiscono valutazioni discrezionali attinenti al merito amministrativo, sottratte al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non risultino inficiate da errori di fatto o da vizi di grave illogicità. L'onere motivazionale rafforzato sussiste solo in presenza di situazioni peculiari, come il superamento degli standard urbanistici ed edilizi, la lesione dell'affidamento qualificato del privato basato su precedenti determinazioni dell'amministrazione o su provvedimenti giurisdizionali, ovvero la modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo. In assenza di specifiche osservazioni rese in sede procedimentale da parte dei privati interessati, l'amministrazione non è tenuta a una motivazione analitica delle proprie scelte pianificatorie, essendo sufficiente che le istanze e osservazioni proposte siano state esaminate e confrontate con gli interessi generali sottesi allo strumento pianificatorio. Pertanto, le deliberazioni comunali di modifica dei piani attuativi, volte a preservare le attività produttive già insediate nelle zone industriali in modo compatibile con il territorio circostante, caratterizzato da risorse agricole e paesaggistiche di pregio, sono adeguatamente motivate anche in assenza di un approfondimento specifico della posizione del singolo proprietario, ove questi non abbia rappresentato in sede procedimentale le proprie peculiari esigenze.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2024

N. 02201/2024REG.PROV.COLL.

N. 06072/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6072 del 2020, proposto da
Comune di Cortaccia sulla Strada del Vino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Claudia Galdenzi, Andrea Manca e Federico Boezio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Federico Boezio in Milano, via Cadore, n. 36;

contro

Pa Holding S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Umberto Deflorian e Paolo Dell'Anno, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

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