Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1485 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:1485SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di un'autorizzazione all'installazione di un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande su suolo pubblico, senza il preventivo rilascio del necessario permesso di costruire, è illegittimo. Infatti, nonostante la precarietà strutturale e la rimovibilità del manufatto, il chiosco costituisce un'opera stabile, idonea ad alterare in modo non irrilevante e meramente occasionale lo stato dei luoghi, rientrando pertanto nella nozione di "costruzione" per la quale è richiesto il permesso di costruire ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e.5) del D.P.R. n. 380/2001. La normativa in materia di commercio su aree pubbliche e quella edilizia, preordinate alla tutela di beni giuridici differenti, devono essere applicate congiuntamente, non essendo sufficiente il solo provvedimento di concessione per l'occupazione del suolo pubblico. Inoltre, l'installazione del chiosco deve essere preceduta da una puntuale istruttoria in ordine alla sua compatibilità con le caratteristiche dell'area, in particolare con riferimento al rispetto delle distanze minime previste per la circolazione pedonale e alla tutela degli ambiti di interesse monumentale, paesaggistico, architettonico e di ambiente urbano, a pena di illegittimità del provvedimento autorizzativo. Viceversa, il ritardo nell'installazione del chiosco, se dipendente da cause non imputabili al concessionario, non determina la decadenza dalla concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2018

N. 01485/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01408/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1408 del 2017, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Maurizio Zoppolato ed Angela Francesca Canta, con domicilio eletto presso il lro studio in Milano, Via Dante n. 16;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Mandarano, Ruggero Meroni, Salvatore Pezzulo, Irma Marinelli, Donatella Silvia, ed Anna Tavano, domiciliato in Milano, Via della Guastalla 6;

nei confronti

Alessandro Vacari, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Paolo Francica, Roberta Valentini ed Aldo Pietro Brielli, con domicilio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.