Il custode di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo risponde penalmente ai sensi dell'art. 335 c.p. per la violazione colposa dei doveri inerenti la custodia, salvo che la sua condotta possa essere ricondotta al concorso colposo nell'illecito amministrativo doloso di cui all'art. 213, comma 4, c.d.s., in applicazione dell'art. 5 della legge n. 689 del 1981. In tal caso, il giudice è tenuto a rinnovare l'istruttoria dibattimentale per accertare l'atteggiamento psicologico del custode rispetto alla circolazione del veicolo da parte di un soggetto terzo, al fine di valutare la configurabilità di tale ipotesi di concorso colposo. Tuttavia, qualora il reato risulti prescritto, il giudice deve pronunciare l'immediata declaratoria di estinzione, senza necessità di ulteriori accertamenti.