Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16259 del 17 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16259PEN

Massima

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Il dolo del reato di falso ideologico commesso da un privato in atto pubblico consiste nella volontà cosciente e non coartata di compiere il fatto e nella consapevolezza di agire contro il dovere giuridico di dichiarare il vero. Tale elemento soggettivo non può essere escluso dalla mera circostanza che il soggetto agente abbia sottoscritto documenti predisposti da un tecnico, senza leggerli, per scarsità di strumenti culturali, atteso che la valutazione della sussistenza del dolo richiede un apprezzamento complessivo delle evidenze probatorie, come l'accertata esistenza del fatto falso al momento della dichiarazione. Inoltre, la valutazione della particolare tenuità del fatto ai fini dell'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. deve considerare in modo equilibrato tutte le peculiarità della fattispecie concreta, non solo l'entità dell'aggressione al bene giuridico protetto, ma anche l'interesse pubblico sotteso alla veridicità di dichiarazioni rese in atti pubblici e i precedenti penali dell'imputato, trattandosi di valutazione discrezionale non censurabile in sede di legittimità salvo evidenti vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE M. Teresa - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Maria - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/03/2022 della CORTE di APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Teresa BELMONTE
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale, Lucia ODELLO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), difensore del ricorrente, che insiste nei motivi e conclu…

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