Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45856 del 12 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45856PEN

Massima

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Il dolo di ricettazione nella forma eventuale sussiste quando l'agente ha consapevolmente accettato il rischio che la cosa acquistata o ricevuta fosse di illecita provenienza, senza limitarsi ad una semplice mancanza di diligenza nel verificare tale provenienza. Pertanto, il reato di ricettazione può essere configurato anche quando l'imputato, pur non avendo la piena consapevolezza dell'origine delittuosa del bene, abbia comunque accettato il rischio che questo fosse provento di un reato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può desumere tale accettazione del rischio dalle circostanze oggettive del caso concreto, come la presenza dell'imputato al momento dell'accertamento dello smontaggio di pezzi da un veicolo rubato per installarli su un altro mezzo. La mancata concessione delle attenuanti generiche è adeguatamente motivata quando il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti. Infine, la determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione è sindacabile in cassazione solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO D. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/05/2018 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. IGNAZIO PARDO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. FELICETTA MARINELLI che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RI…

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