Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1840 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1840SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica generale, quale attività discrezionale dell'amministrazione, può comportare modifiche all'assetto edificatorio di determinate aree, anche incidendo sull'edificabilità di terreni privati, senza che ciò determini un obbligo di ponderazione dell'affidamento dei proprietari, essendo sufficiente la congruità e coerenza della motivazione in ordine ai presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento degli atti di pianificazione. L'amministrazione, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, non è tenuta a rispettare l'asserito affidamento dei privati sulla permanenza di determinate previsioni edificatorie, dovendo invece regolare in modo generale e astratto l'assetto del territorio, nel rispetto dei principi di buon andamento, trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa. La complessità del procedimento di pianificazione urbanistica non costituisce di per sé un vizio provvedimentale, potendo rispecchiare la complessità della vicenda fattuale sottostante, senza che ciò determini una violazione dei principi di buon andamento, trasparenza, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, ove la motivazione degli atti risulti congrua e coerente. Nell'ambito della pianificazione urbanistica generale, l'amministrazione non è tenuta a ponderare l'asserito affidamento dei proprietari privati sulla permanenza di determinate previsioni edificatorie, essendo sufficiente che gli atti di pianificazione siano adottati nel rispetto dei principi di buon andamento, trasparenza e imparzialità, e che la motivazione risulti congrua e coerente in ordine ai presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento delle scelte pianificatorie, anche laddove queste comportino modifiche all'assetto edificatorio di determinate aree. La complessità del procedimento di pianificazione urbanistica non costituisce di per sé un vizio provvedimentale, potendo rispecchiare la complessità della vicenda fattuale sottostante, senza che ciò determini una violazione dei principi di buon andamento, trasparenza, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, ove la motivazione degli atti risulti congrua e coerente. Nell'ambito della pianificazione urbanistica generale, l'amministrazione non è tenuta a ponderare l'asserito affidamento dei proprietari privati sulla permanenza di determinate previsioni edificatorie, essendo sufficiente che gli atti di pianificazione siano adottati nel rispetto dei principi di buon andamento, trasparenza e imparzialità, e che la motivazione risulti congrua e coerente in ordine ai presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento delle scelte pianificatorie, anche laddove queste comportino modifiche all'assetto edificatorio di determinate aree.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/07/2024

N. 01840/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00647/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 647 del 2020, proposto da Amelio Turco, Maria Luisa Turco, Liliana Turco, Paola Graziani, Eligio Fiocco, rappresentati e difesi dagli avvocati Michele Misino e Laura Poggi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Laura Poggi in Verona, Stradone Scipione Maffei n. 8;

contro

Comune di Verona, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Michelon e Fulvia Squadroni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanni Michelon in Verona, piazza Bra 1;

per l'…

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