Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4013 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:4013SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non necessita di una specifica valutazione dell'interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione delle opere né di una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento, trattandosi di attività amministrativa doverosa, e il mero decorso del tempo non può in alcun modo legittimare il mantenimento di una situazione di fatto abusiva. L'ordinanza di demolizione deve contenere un'analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, senza che sia necessaria l'indicazione precisa della superficie occupata e dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza, essendo tali elementi necessari solo per la successiva ordinanza di acquisizione gratuita. L'onere di provare la corrispondenza tra le opere oggetto della domanda di sanatoria e quelle indicate nell'ordinanza di demolizione grava sui destinatari dell'atto, che devono produrre la relativa documentazione tecnica.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/07/2017

N. 04013/2017 REG.PROV.COLL.

N. 06411/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6411 del 2010, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Napoli, viale Augusto, n. 9;

contro

Comune di Casal di Principe - non costituito in giudizio;

per l’annullamento

“a) dell’ordinanza di demolizione n. 63 del 16 luglio 2010 - notificata in pari data - a firma del Responsabile dell’UTC del Comune di Casal di Principe; b) una agli atti preordinati, connessi e conseguenti, tra i quali - per quanto qui occorra - l’ordinanza n. 69 del 29 luglio 2010 (di rettifi…

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