Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31118 del 28 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31118PEN

Massima

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Il dolo eventuale è incompatibile con il tentativo di omicidio, in quanto il dolo eventuale presuppone l'accettazione del rischio di cagionare l'evento morte, mentre il tentativo di omicidio richiede la finalità di uccidere, seppur non realizzata. Pertanto, qualora la condotta dell'imputato sia stata qualificata come tentativo di omicidio sulla base del dolo eventuale, il giudice di rinvio deve riesaminare la vicenda alla luce di tale principio di diritto, valutando se la condotta integri piuttosto il reato di lesioni volontarie. In tale ipotesi, nel bilanciamento delle circostanze, il giudice deve operare una valutazione di equivalenza tra le attenuanti e le aggravanti, senza riconoscere la prevalenza delle attenuanti, in quanto la derubricazione del reato da tentativo di omicidio a lesioni volontarie consente l'irrogazione di una pena più equa, senza la necessità di moderarne ulteriormente il rigore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AG. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/01/2008 della CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA Vito;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. BUA ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso;

udito l'avv. CASTIGLIONI Riccardo del Foro di Milano…

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