Consiglio di Stato sentenza n. 1482 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:1482SENT

Massima

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Il termine stabilito per l'inizio e la fine dell'occupazione d'urgenza ha finalità diversa rispetto al termine entro il quale deve avere luogo l'espropriazione. Il primo termine individua l'arco temporale durante il quale è consentita l'immissione nel possesso del bene da parte dell'ente espropriante, anche in assenza del perfezionamento del procedimento espropriativo. Il secondo termine, invece, è volto a prevenire ogni protrazione ad libitum della condizione del bene assoggettato alla potestà ablatoria e va fissato nell'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. La proroga del termine per l'esproprio, disposta legittimamente dall'amministrazione, non ha effetti sulla scadenza del termine per l'occupazione d'urgenza, la cui efficacia viene meno indipendentemente dalla conclusione del procedimento espropriativo. Pertanto, l'occupazione del bene oltre il termine previsto per l'occupazione d'urgenza, in assenza di una tempestiva proroga, è da considerarsi illegittima, configurando in capo al proprietario il diritto al risarcimento del danno. Il risarcimento del danno per l'occupazione illegittima del bene deve essere determinato in relazione al valore venale dell'area e alla riduzione di valore dell'area residua, senza che rilevi la determinazione dell'indennità di esproprio, trattandosi di una fattispecie di responsabilità aquiliana e non di espropriazione.

Sentenza completa

N. 10614/2009
REG.RIC.

N. 01482/2012REG.PROV.COLL.

N. 10614/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10614 del 2009, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 8;

contro

Comune di Foligno, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Sistina, 4; Regione Umbria, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 8;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. UMBRIA - PERUGIA: SEZIONE I n. 00723/2009, resa tra le parti, concernente ESPROPRIAZIONE TERRENI - RIS.DANNI

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