Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3075 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3075PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, deve accertare l'esistenza di un vizio totale di mente ai sensi dell'art. 88 c.p. che escluda la responsabilità penale, senza applicare alcuna misura di sicurezza, qualora ritenga assente anche una situazione attuale di pericolosità sociale. Tale valutazione, fondata sull'esame complessivo del materiale probatorio, deve essere adeguatamente motivata in modo logico e coerente, senza contraddizioni, al fine di consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di impugnazione. Ove il pubblico ministero e l'imputato propongano ricorso per cassazione avverso la sentenza di proscioglimento, in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 26/2007, i relativi ricorsi devono essere convertiti in appello e gli atti trasmessi alla Corte di Appello competente per la decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. POSTIGLIONE Amedeo - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - est. Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pubblico Ministero presso il Tribunale di San Remo;

AM. NI., nato a (OMESSO);

Con in primo grado parti civili:

BO. Gu. e RA. Da., quali esercenti la potesta' genitoriale sul minore Bo.Fe.;

Avverso la sentenza emessa in data 4 Luglio 2006 dal Tribunale di San Remo, che ha assolto ai sensi dell'articolo 88 c.p. il Sig. Am. dai reati previsti:

A) dall'articolo 609 bis c.p. e articolo …

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