Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46212 del 16 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46212PEN

Massima

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Il reato di truffa è un reato istantaneo e di danno che si perfeziona nel momento in cui alla realizzazione della condotta tipica da parte dell'autore abbia fatto seguito la deminutio patrimonii del soggetto passivo. Pertanto, nel caso di truffa contrattuale, il reato si consuma non già quando il soggetto passivo assume l'obbligazione della datio di un bene economico, ma nel momento in cui si realizza l'effettivo conseguimento del bene da parte dell'agente e la definitiva perdita dello stesso da parte del raggirato. Quando l'oggetto materiale del reato è costituito da titoli di credito, il momento della consumazione è quello dell'acquisizione da parte dell'autore del reato della relativa valuta, attraverso la loro riscossione o utilizzazione, poiché solo in tal modo si concreta il vantaggio patrimoniale dell'agente e diviene definitiva la lesione del patrimonio della parte offesa. Ai fini della soluzione della questione riguardante la consumazione del reato, occorre accertare il tempo (ed il luogo) dove si è realizzato l'effettivo conseguimento del bene da parte dell'agente e la definitiva perdita dello stesso da parte del raggirato. Inoltre, la truffa contrattuale si perfeziona nel momento in cui, alla realizzazione della condotta tipica da parte dell'autore che si è fatto consegnare i titoli di credito in vista di futuri investimenti, ha fatto seguito, attraverso l'incasso dei titoli, la deminutio patrimonii del soggetto passivo e la locupletatio dell'agente, divenendo definitiva la lesione del patrimonio della persona offesa. Pertanto, il reato di truffa contrattuale si consuma al momento della diminuzione patrimoniale e dell'ingiustificato arricchimento dell'autore, quando le parti abbiano concluso contratti di mandato singoli, in forza dei quali l'autore del reato, ottenuto il versamento delle somme, effettua l'investimento. Al contrario, il reato va considerato a consumazione prolungata solo quando, a fronte di un accordo iniziale, il cliente effettua periodici versamenti di somme scaglionate nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza n. 1653/22 in data 06/10/2022 della Corte di appello di Bologna, terza sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto che non e' stata richiesta dalle parti la trattazione orale ai sensi dell'articolo 611 c.p.p., comma 1-bis, Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito con modificazioni dalla L. 18 dic…

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