Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23249 del 16 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23249PEN

Massima

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Il rispetto dei termini perentori previsti dalla legge per la contestazione degli addebiti disciplinari e per l'irrogazione delle relative sanzioni nei confronti della persona detenuta costituisce un principio fondamentale del sistema penitenziario, in quanto strumentale a garantire il pieno ed effettivo esercizio dei diritti di difesa, l'individualizzazione del trattamento rieducativo, la certezza dei rapporti giuridici e il mantenimento dell'ordine e della disciplina all'interno degli istituti di detenzione, presupposti essenziali per la realizzazione delle finalità costituzionali della pena. Pertanto, il provvedimento di irrogazione di una sanzione disciplinare al detenuto deve essere adottato entro il termine di dieci giorni dalla contestazione degli addebiti, previsto dal D.P.R. n. 230 del 2000, art. 81, comma 4, per la convocazione e la decisione da parte del Direttore o del Consiglio di disciplina, a pena di illegittimità del procedimento per violazione di norme sostanziali e di garanzia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mo. Sa. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 8 ottobre 2009 - Magistrato di Sorveglianza dell'Aquila;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza in data 8 ottobre 2009, depositata in cancelleria il 13 ottobre 2009, il Magis…

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