Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: L'amministrazione aggiudicatrice non può legittimamente escludere un operatore economico dalla procedura di gara per l'affidamento di un appalto pubblico per il solo fatto che non abbia allegato la documentazione comprovante la carica e i poteri di firma del soggetto che ha sottoscritto l'offerta, qualora tale documentazione risulti già in possesso dell'amministrazione in quanto prodotta nell'ambito di una precedente procedura per la formazione di un elenco di operatori da invitare alle gare. Ciò in quanto l'esclusione per tale motivo integrerebbe una violazione del principio di non aggravamento del procedimento di cui all'art. 18 della legge n. 241/1990, non configurando una delle cause tassative di esclusione previste dalla legge. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a risarcire le chances di aggiudicazione perdute dall'operatore economico illegittimamente escluso, quantificabili in misura proporzionale all'importo a base di gara e al numero di concorrenti ammessi.