Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57912 del 20 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57912PEN

Massima

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Il reato di incendio di cui all'art. 423 c.p. si configura quando la condotta dell'agente determina il divampare delle fiamme con una forza distruttiva e di difficile contenimento, tale da propagarsi dalle cose incendiate agli immobili adiacenti, anche se tale sviluppo del fuoco sia stato soltanto previsto e accettato dal responsabile. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'agente abbia avuto la specifica volontà di cagionare l'incendio con tali caratteristiche, essendo sufficiente che egli abbia agito con dolo generico, consapevole e accettante il rischio di un incendio di rilevante portata distruttiva. La valutazione della sussistenza degli elementi oggettivi del reato, come il propagarsi incontrollato delle fiamme, deve pertanto prevalere rispetto alle mere contestazioni sull'entità degli effetti della condotta, quando tali elementi risultino adeguatamente comprovati dagli atti processuali. La configurabilità del reato di incendio non è esclusa dalla circostanza che l'imputato sia stato condannato, in relazione ai medesimi fatti, per il reato di cui all'art. 424 c.p. (incendio di cosa propria), atteso che i due reati possono coesistere qualora l'agente, pur essendo proprietario della cosa incendiata, abbia cagionato un incendio di rilevante portata distruttiva, tale da propagarsi ad altri beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2018 del Tribunale della liberta' di Catania;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BINENTI Roberto;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catania, con il provvedimento indicato in epigrafe, rigettava la richiesta di riesame propo…

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