Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52087 del 15 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52087PEN

Massima

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Il giudice di pace, nel pronunciare sentenza di condanna per il reato di ingiuria di cui all'art. 594 c.p., è tenuto ad applicare la pena pecuniaria nella misura minima edittale prevista dalla legge, non potendo irrogare una sanzione inferiore al minimo legale, salvo il caso di applicazione di circostanze attenuanti che consentano una diminuzione della pena. Pertanto, la Corte di Cassazione, in sede di impugnazione, è legittimata a correggere l'errore di diritto commesso dal giudice di merito, rideterminando la pena nel minimo edittale, senza necessità di rinvio al giudice di primo grado. Ciò in quanto la funzione della Corte di Cassazione è quella di assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge penale, nonché di garantire il rispetto del principio di legalità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvan - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI P - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 21/2011 GIUDICE DI PACE di MONTEREALE, del 09/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'annull…

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