Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11303 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:11303SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta cessazione della materia del contendere, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione, nel corso del giudizio, può sanare gli atti impugnati e ripristinare la situazione di fatto e di diritto preesistente all'adozione degli atti illegittimi, rendendo così il ricorso privo di ulteriore interesse. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'annullamento giurisdizionale degli atti impugnati risulta privo di utilità pratica per il ricorrente. Tuttavia, il Tribunale, pur dichiarando l'improcedibilità, condanna l'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in quanto l'Amministrazione, pur avendo rimosso gli atti illegittimi, non ha comunque evitato l'insorgere della controversia giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Sede di Roma,

Sezione I Quater,

composto dai Signori Magistrati:
- Dr. ((omissis))
- Dr.ssa ((omissis)) relatore estensore
- Dr.ssa ((omissis)) - Giudice
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 9510/04 R.G., proposto da Ma. Te. Am. ed altri, rappresentati e difesi dall'Avv. Ri. Go. ed elettivamente domiciliati presso lo studio del difensore, situato in Ro., via Si. ((omissis)). Bo. n. (...);
CONTRO
il Ministero della Giustizia, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui legalmente domicilia;
per l'annullamento,
previa sospensione, del provvedimento con il quale i ricorrenti, presane conoscenza dal sito internet www.polizia-penitenziaria.it ovvero per via telefonica, venivano giudicati dall'Amministrazione penitenziaria non idonei al termine della …

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