Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23675 del 11 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23675PEN

Massima

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Il peculato e il falso per soppressione commessi da un pubblico ufficiale nell'ambito delle sue funzioni possono essere provati sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, anche in assenza di una formale verbalizzazione degli atti compiuti, qualora il comportamento anomalo del pubblico ufficiale nell'adempimento dei suoi doveri d'ufficio e le risultanze testimoniali indichino in modo univoco la sottrazione e la soppressione di denaro e documenti affidati alla sua custodia. Il giudice di merito, nel valutare la gravità, precisione e concordanza degli indizi, può legittimamente ritenere provata la responsabilità penale del pubblico ufficiale quando questi, pur essendo tenuto a redigere e consegnare una ricevuta per gli oggetti rinvenuti e consegnati, ometta di farlo senza giustificato motivo, quando chieda di ricevere gli oggetti in una busta chiusa di cui sia il solo a conoscere il contenuto, e quando restituisca il denaro sottratto solo dopo che sia stata organizzata una colletta tra i colleghi per restituirlo alla legittima proprietaria, senza che di tale restituzione venga redatto alcun verbale. Tali comportamenti anomali e non conformi ai doveri d'ufficio, unitamente alle risultanze testimoniali, possono essere ritenuti dal giudice di merito indizi gravi, precisi e concordanti idonei a fondare la condanna per peculato e falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Co. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, sezione 1 penale, in data 9.3.2007.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore dell'imputato, Avv. ((omissis)), c…

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