Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34400 del 23 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34400PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, abusa della propria posizione di autorità per ottenere prestazioni sessuali dal privato, approfittando dello stato di soggezione e timore di quest'ultimo, commette il reato di concussione, a prescindere dalla effettiva coartazione della volontà della vittima, essendo sufficiente che la condotta abusiva sia idonea a turbare o diminuire la libertà psichica del soggetto passivo. Inoltre, il medesimo comportamento integra altresì il reato di violenza sessuale, in quanto il consenso prestato dalla vittima è viziato dall'abuso di autorità, anche qualora non vi sia stata una vera e propria costrizione fisica. Pertanto, il pubblico ufficiale che, nell'ambito di un'attività di controllo, ottiene prestazioni sessuali dal privato, sfruttando la propria posizione di supremazia e lo stato di soggezione e timore della vittima, risponde sia del reato di concussione che di quello di violenza sessuale, a prescindere dalla reazione emotiva o dalle successive richieste di pagamento della persona offesa, le quali non escludono la sussistenza degli elementi costitutivi dei suddetti reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da

La. Al. , nato a (OMESSO);

contro l'ordinanza del 16 febbraio 2010 emessa dal Tribunale di Brescia;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione fatta dal consigliere dott. ((omissis));

sentito il Sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. - Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Brescia, in…

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