Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16006 del 19 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16006PEN

Massima

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Il terzo titolare di diritti di credito garantiti da diritti reali di garanzia su beni oggetto di confisca di prevenzione a carico di soggetti mafiosi gode di una specifica tutela prevista dal codice antimafia, volta a riconoscere, in presenza di determinati requisiti, un equo indennizzo commisurato alla durata residua del contratto o alla durata del diritto reale. Ai fini del riconoscimento di tale indennizzo, il requisito della buona fede del terzo creditore deve essere valutato con riferimento al momento della costituzione del rapporto garantito, non essendo rilevante ai fini della buona fede l'eventuale successivo accollo del debito da parte di un soggetto collegato al proposto della confisca, trattandosi di istituto giuridico privo di autonomia e meramente accessorio rispetto al rapporto di credito-debito originario. Pertanto, il diritto di credito garantito dal terzo è venuto meno in costanza di confisca di prevenzione a cura dello Stato, ma il terzo creditore mantiene il diritto a richiedere l'equo indennizzo previsto dalla normativa, purché ricorrano i requisiti di legge, tra cui la buona fede del terzo al momento della costituzione del rapporto garantito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
AGENZIA NAZIONALE PER L'AMMINISTRAZ. E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA;
avverso l'ordinanza n. 320/2013 TRIBUNALE di COSENZA, del 29/01/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI Pasquale, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. L'Agenzia Nazionale per l'Amminis…

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