Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34131 del 4 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34131PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando il soggetto agente riceve o occulta una cosa proveniente da delitto, anche se non ne conosce l'esatta provenienza delittuosa, essendo sufficiente la consapevolezza che la cosa provenga da un fatto illecito. La mera circostanza che il bene sia stato rinvenuto in un luogo pubblico non esclude di per sé la configurabilità del reato di ricettazione, qualora gli elementi di fatto e le risultanze probatorie, valutati complessivamente e in modo logico e coerente dai giudici di merito, inducano a ritenere che il possesso del bene da parte dell'imputato sia riconducibile ad un precedente fatto delittuoso, come il furto, e non ad una legittima acquisizione. In tali ipotesi, l'onere di provare la legittima provenienza del bene ricade sull'imputato, il quale deve fornire una spiegazione plausibile e coerente del possesso, non essendo sufficiente una mera affermazione generica di averlo trovato casualmente. Ove tale prova non sia raggiunta, il giudice può legittimamente ritenere integrato il reato di ricettazione, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto e delle risultanze probatorie, senza che ciò integri vizi di motivazione o contraddittorietà della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita Bian - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. CL. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 18/05/2007 della Corte di Appello di Catania;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. Enrico Delehaye ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 18/06/2007, la Corte di Appello di Catania confermava la …

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