L'ordinanza di demolizione di opere edilizie è illegittima se emessa in pendenza del termine per la presentazione dell'istanza di condono edilizio o in presenza della già avvenuta presentazione della stessa, in quanto l'art. 44, comma 1, della legge n. 47/1985 prevede la sospensione di tutti i procedimenti sanzionatori in materia edilizia fino alla definizione della domanda di condono. Tale principio si applica anche ai condoni presentati ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724/1994 e dell'art. 32 del D.L. n. 269/2003, in quanto la disciplina previgente del 1985 è richiamata direttamente da tali disposizioni. Pertanto, in pendenza della definizione della domanda di condono, non può essere adottato alcun provvedimento di demolizione, in quanto ciò determinerebbe un'illegittima compressione del diritto del privato di ottenere il condono edilizio. L'amministrazione, una volta accertata la pendenza della domanda di condono, è tenuta a sospendere il procedimento sanzionatorio e a valutare l'esito della richiesta di sanatoria, prima di poter eventualmente adottare provvedimenti demolitivi.